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Alcuni commenti dalla Malaysia

Joseph Fung SJ

Fattori che fanno oggi delle popolazioni indigene le più emarginate e sfruttate del mondo

Senza dubbio la globalizzazione economica e culturale ha indotto il governo a esercitare pressione per ottenere uno "sviluppo" economico dei cosiddetti "territori di Stato designati". Si tratta di terre ancestrali delle popolazioni indigene che godono dello status di Terre Originarie Tradizionali. È in corso una lotta tra le popolazioni indigene che rivendicano le loro terre ancestrali e il governo che "annette" territori per costruire dighe, strade, colture a fini commerciali, e persino parchi nazionali.

Cosa sta accadendo alla loro cultura?

Nel contempo, lo sviluppo esige di "omologare culturalmente" le popolazioni indigene al fine di "modernizzarle". Le forze della globalizzazione hanno dato un valore economico alle loro terre e culture, e monetizzato il loro stile di vita. Non è solo l'attuale modello di "sviluppo" ad aver intaccato la loro cultura; il sistema educativo e un'economia, nonché uno stile di vita monetizzati hanno contribuito a sgretolare ulteriormente le loro tradizioni. Le generazioni più giovani e istruite sono indotte a vergognarsi della propria cultura, in quanto classificata come "non civilizzata", "arretrata", o "primitiva" . Non stupisce quindi, che essi preferiscano entrare nel circuito globale e integrarsi, piuttosto che tornare alle loro terre di origine.

Quali iniziative socio-politiche ed economiche li stanno rafforzando?

I seminari condotti dalle ONG in collaborazione con la Chiesa li hanno sicuramente resi più forti; per non parlare dei Vangeli vivificanti che sostengono la loro fede nella lotta. I loro metodi di resistenza all'occupazione delle terre includono processi giudiziari, blocchi stradali e incontri di preghiera. Credo che le ONG, la società civile e i leader religiosi dovrebbero esprimere un senso di solidarietà nei confronti delle popolazioni indigene, e fare in modo che tali iniziative possano conferire loro empowerment.

La Compagnia sta "accrescendo il proprio impegno verso di loro"? Qual è la vostra opinione sui "gruppi di lavoro" da formare in ogni Conferenza?

Alla JCEAO abbiamo un gruppo di pari noto come JCIM (Compagni gesuiti nei ministeri con gli indigeni) fondato nel 1999, e così battezzato a Chiang Mai nel 2001. Il JCIM ha intenzione di riunirsi nel settembre di quest'anno 2010 (vedi allegato) con i rappresentanti delle altre reti di gesuiti che lavorano con le popolazioni indigene nel mondo. Abbiamo in programma di discutere la possibilità di un incontro internazionale di queste reti gesuite, nel corso dei prossimi tre o cinque anni.

1Alla richiesta di questo articolo, l'Autore ci ha così risposto: "Essendo mio padre ricoverato (nel Sabah) dapprima con una polmonite nel reparto di terapia intensiva, quindi in quello di medicina generale con un'infezione virale, non ho potuto occuparmi della mia posta elettronica, in quanto non vi ho accesso da casa dei miei genitori. Sono riuscito poi a registrarmi presso il Convento del Buon Pastore. Tenuto conto della difficile situazione in cui mi trovo, vi invio comunque le mie risposte, per quanto poco soddisfacenti esse possano essere". (N.d.R.)



 
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